"Quando vado in campagna vedo solo erbacce"
Ho seguito recentemente una conferenza dello chef Carmelo Chairamonte
sulle erbe selvatiche, chi lo ha visto in teatro o in televisione lo
potrà ben immaginare esordire così, ma quello che dice corrisponde a verità!
Una semplice passeggiata in campagna in primavera è invece occasione unica "di riprenderci i nostri sensi, di usare il naso", di osservare le numerossime piante e fiori che ci circondano.
Non sono un'esperta, anzi, la mia è semplice curiosità mista a meraviglia per la quantità di erbe spontanee che si possono mangiare e per la loro immensa ricchezza in termini di vitamine, sali minerali e proprietà contenute in fiori, foglie,
semi e radici.
Tra le piante selvatiche la Borragine è semplice da individuare un modo inequivocabile ed è tra le più utilizzate in cucina. Generalmente viene cotta perchè è piuttosto dura e ricoperta di peluria ispida e pungente che sparisce appena cotta, il gusto è unico e ricorda il cetriolo. Le foglie più tenere possono essere tagliuzzate finemente ed unite alle insalate,
insieme ai fiori che sono di uno straordinario colore blu- violetto, a forma di stella e disposti a grappolo. Sono molto belli.
Anche le foglie (senza alcun ripieno) di passano in pastella e si friggono.
Ingredienti:
- 12 foglie grandi di borragine
- 125g mozzarella
- 6 filetti di acciuga sott'olio
- 50g di farina 00
- 50g di maizena
- 50g di birra fredda
- 50g di acqua frizzante fredda
- 1 tuorlo d’uovo
- un pizzico di sale
- olio di semi di arachide per friggere
Procedimento:
Preparare la pastella miscelando con una frusta il tuorlo d’uovo con le farine setacciate ed aggiungendo un poco alla volta i liquidi. Aggiustare di sale e lasciare riposare in frigorifero.
Preparare la pastella miscelando con una frusta il tuorlo d’uovo con le farine setacciate ed aggiungendo un poco alla volta i liquidi. Aggiustare di sale e lasciare riposare in frigorifero.
Lavare le foglie di borragine e lasciare asciugare su un panno da
cucina. Tagliare la mozzarella, ricavando 12 fettine, sgocciolare i filetti di
alice e tagliarli a metà. Disporre il ripieno su ogni foglia che andrà avvolta su se
stessa cercando di ripiegare i bordi verso l'interno formando un fagottino Fermare con uno stuzzicadenti. Se la foglia si rompe o non si riesce a chiudere il ripieno avvolgere una seconda foglia e sigillare. Immergere nella pastella e friggere in abbondante olio. Scolare l'olio in eccesso su carta assorbente e servire caldi.
testo Giuli Foodie
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