Ho letto da
qualche parte questa definizione del Supplì “semplicemente una polpetta di riso
condito con sugo rosso di pomodoro senza piselli. Nel mezzo si inserisce un
pezzetto di mozzarella” … Orrore e sacrilegio! Stiamo parlando del più buono e
amato street food di Roma, di uno scrigno
goloso con il cuore di mozzarella filante, da mangiare rigorosamente appena
fatto e che già al primo morso ti conquista per sempre fino ad arrivare alla ”sorpresa“.
Si dice infatti che l’origine del nome supplì
deriva dall’esclamazione “surprise” dei soldati francesi durante l’occupazione
napoleonica quando scoprirono il delizioso ripieno di quella frittella di riso.
La parola si è evoluta nel glossario popolare passando a surprisa, supprisa poi
supprì ed infine, finalmente, Supplì.
Non so se è vero, di certo del supplì, che si
prepara solo a Roma e che è solo al telefono, se ne è parlato e scritto molto da
inizio Ottocento fino alla famosa ricetta di Ada Boni del Talismano della
Felicità (1929), ora un pò superata.
I supplì fanno parte della tradizione, sono semplici,
ma hanno il sapore intenso e gustoso dei piatti della cucina romana… e sono
buoni da morire!
Questa è la ricetta:
Ingredienti circa 20 supplì
- 250 gr di riso Carnaroli
- 400 ml di salsa di pomodoro
- 150 gr di carne macinata
- 1 carota
- 1/2 cipolla
- 1 costa di sedano
- vino bianco secco
- sale e pepe
- 150 gr di fiordilatte
- 3 cucchiai di olio evo
- 1 uovo
- 50 gr parmigiano
- una noce di burro
- brodo vegetale
Per la
panatura:
- 2 uova
- pangrattato
- Sale
- Olio di semi di arachide
Procedimento:
Preparare il ragù: con un soffriggere sedano carota e cipolla in poco olio a fuoco bassissimo, Aggiungere la carne, lasciare rosolare, sfumare con il vino. Quando evaporato aggiungere sale e pepe, la salsa di pomodoro e portare a cottura
Preparare il ragù: con un soffriggere sedano carota e cipolla in poco olio a fuoco bassissimo, Aggiungere la carne, lasciare rosolare, sfumare con il vino. Quando evaporato aggiungere sale e pepe, la salsa di pomodoro e portare a cottura
In un tegame, tostare il riso a secco,
procedere come per fare un risotto, usando il ragù invece del brodo. Solo se necessario
aggiungere brodo vegetale per ottenere la consistenza desiderata. A fine
cottura fuori dal fuoco, unire un uovo, il parmigiano e una noce di burro mescolando
tutto bene. Stendere il risotto su un piano per farlo raffreddare.
Prendere una piccola quantità di riso
formando un incavo nel palmo della mano, inserire la mozzarella a dadini (abbondante)
e richiudere bene dando la forma ovale tipica del supplì.
Passare nell’uovo sbattuto e salato, sgocciolare
e passare nel pangrattato facendolo aderire sul tutta la superficie. Friggere a
170-175° fino a doratura. Trasferire su carta paglia per eliminare l’olio in
eccesso e servire caldi.
testo Giuli Foodie